alla c.a. S. Ecc. il Min. Infrastrutture dr. Enrico Giovannini
ogg : vie d’acqua interne della pianura padana e gasdotto EastMed
Ill.mo Sig. Ministro
Ho molto apprezzato il pezzo sul Sole 24 Ore che è apparso nei giorni scorsi, dove Lei sottolineva la preminenza di porti e ferrovie quali migliori e più efficienti sistemi di sviluppo ecosostenibili. Confesso mi abbia un pò stupito l’assenza del ruolo che potrebbe svolgere la navigazione interna associata a quella lungo costa. Nella particolare circostanza in cui il nostro Paese si trova a causa della crisi energetica , mi permetto scriverLe per offrire una riflessione che va nella direzione di soddisfare , in parte, i trasporti e la sostenibilità.
Quella esposta nell’oggetto è solo la sintesi che nei giorni scorsi ho inviato anche a 3 membri del Copasir, ( sen.A Urso, Sen. P. Arrigoni e on. E. Borghi ), e in precedenza al min. S. Cingolani e al min. Giancarlo Giorgetti.
La visita a fine aprile di quest’ultimo alla collega israeliana il Min. dell’Energia , Karine Elharrar, per definire meglio il progetto del gasdotto EstMed ha una rilevanza strategica destinata a crescere. Se pensiamo che potrebbe trasportare in futuro anche il gas dall’Egitto come pure quello dai paesi del Golfo., dai quali ora ci arriva liquefatto, possiamo dedurre l’importanza a livello continentale dell’infrastruttura. Soprattutto ora che il Nordstream2 non entrerà in funzione tanto presto.
Di sicurezza e protezione della condotta purtroppo non se ne parla e questo è proprio il punto sul quale vorrei attirare la Sua attenzione. A mio avviso si dovrebbero prendere in considerazione i canali e fiumi della Valpadana, adeguandoli alla navigazione di battelli fluvio-marittimi, in grado di muoversi lungo costa, a cominciare dalla nostra (cabotaggio). Grazie al piccolo pescaggio (4 mt pescaggio) entrano in porti dove le navi di maggiore stazza non possono fare scalo..(allegato)
Nel caso padovano e in considerazione del mio ruolo di Presidente dell’Associazione non-profit , di cui sotto, vorrei spezzare una lancia per il completamento dell’idrovia tra Padova e l’Adriatico : un canale di 5° classe fluvio-marittimo (come da progetto preliminare in mano della Regione Veneto fin dal marzo 2016) . L’opera non va confusa con quella che va sotto il nome più noto della “Venezia-Padova” degli anni 60 ( quello era un canale di 3° cl. che terminava in laguna) Non pensa anche Lei, Eccellenza, che il canale idroviario patavino meriterebbe un intervento governativo diretto, proprio per le ragioni di interesse nazionale, che la Regione Veneto trascura ?
La nostra idrovia è anche una inderogabile necessità.per la sicurezza idraulica del territorio tra Padova e Venezia, come pure per il suo sviluppo trasportistico sostenibile, in quanto collegabile alle vie d’acqua interne esistenti.
E’ mio dovere informarLa che nei giorni scorsi ho inviato la stessa riflessione anche alla ministra israeliana K. Alharrar, poichè ritengo che questa prospettiva avvantaggi anche la loro politica in Medio Oriente. Qualora desiderasse avere altre informazioni sul canale idroviario, i risvolti trasportistici marittimi , il suo rapporto con il porto di Venezia…. etc, sono a Sua disposizione
Grazie dell’attenzione e buon lavoro
dr. Carlo Crotti ( presidente)
A RIGUARDO COSA DECIDE LA POLITICA ? Ecco il video che riprende l’ass. reg. alle infrastrutture, la vice-pres. della Regione la leghista De Berti che al punto 5min., replicando ad una sollecitazione del consigliere padovano Soranzo ( FdI) dichiara che l’idrovia non ha per lei alcuna ragione trasportistica.– https://www.facebook.com/248612615697451/videos/3710250445771151/?__so__=watchlist&__rv__=video_home_www_playlist_video_list
ASS. “SALVAGUARDIA IDRAULICA DEL TERRITORIO PADOVANO E VENEZIANO”v. Matteotti 1 35041 Battaglia T. tel 347 8665730 idroviapadovamare.orgAssociazione iscritta nel Registro Comunale di Padova delle“LIBERE FORME ASSOCIATIVE e delle COOPERATIVE SOCIALI” n° 1477 nella sez. tematica n° 7“TERRITORIO – URBANISTICA – TUTELA AMBIENTE e PROTEZIONE CIVILE”procedimento dirigenziale n° 2012/51/0066 del 24 Marzo 2009