Essere Attori e non Osservatori del Mediterraneo

Mail inviata da carlo matteo crotti il 20 settembre 2022

A Mario Draghi

ogg. essere attori e non osservatori nel Mediterraneo
Eccellenza,                        sono il presidente di un Sodalizio non.profit, registrato presso il Comune di Padova, di cui sotto.  Il nostro scopo sociale è il completamento del canale  navigabile di 5° classe tra la mia città e l’Adriatico.Purtroppo questo progetto è  rimasto solo nelle intenzioni del PNNR, nonostante un voto favorevole di indirizzo raccolto dall’on. R. Caon a larga maggioranza in Parlamento.( Mozione n° 1/00370  del 28/7/2020 )
         Mi rivolgo alla Sua Persona perchè vi sono oggi nuove ragioni per finanziare quell’opera nella sua visione fluvio-marittima.  Sono aspetti che non vengono colti dalla classe dirigente  regionale e cittadina, ma chi possiede una più vasta e internazionale visione li coglie senza difficoltà          La guerra in Ucraina ci obbliga a trovare altre fonti energetiche ed una di queste è il  gasdotto EastMed,  che da Israele e spero anche dall’ Egitto raggiungerà la Puglia.  Un’opera di questa importanza strategica  per il nostro Paese va difesa e prima ancora sorvegliata.           Dubito che la nostra splendida Marina abbia i mezzi e le risorse per occuparsi di tutto il Mediterraneo, ma potrebbe essere aiutata incrementando la presenza navale italiana nell’area orientale.   Lo si potrebbe fare , promuovendo un traffico  di battelli fluvio-marittimi che dai porti interni della pianura padana siano in grado di navigare lungo le coste   arrivando almeno fino ad Haifa,  Il loro  basso pescaggio gli consente di entrare in porti che non possono essere toccati da navi ro-ro.  Offrono anche il vantaggio ecologico di  accorciare i viaggi degli autostrasporti.   Potrebbero , ed è questo il motivo della mia emal, svolgere anche un servizio di vigilanza marittima in acque frequentate da flotte non amiche . Il beneficio per l’Italia, i nostri alleati e la Nato mi pare evidente.
           Si tratta però di capire che vie d’acqua interne come quella che collega Mantova al mare e quella da Padova all’Adriatico, per non parlare di un Po, messo a regime, vanno considerate come opere di primario interesse nazionale e non solo locale. Le decisioni che le riguardano vanno prese nei competenti  ministeri a Roma e non in qualche assessorato regionale a Venezia . 
               Una modesta cartina può sintetizzare meglio le dimensioni del “lavoro” di vigilanza che quei mezzi navali , non a carico dello Stato, potrebbero svolgere.

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                  Mi auguro che prima della sua, rimpianta uscita da pal. Chigi , una decisione favorevole al completamento delle vie d’acqua  possa essere presa.
Grazie dell’attenzione e buon lavorodr. Carlo Crotti ( presidente)

ASS.  “SALVAGUARDIA IDRAULICA DEL TERRITORIO PADOVANO E VENEZIANO”

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