L’Ass. Salvaguardia Idraulica del Padovano e Veneziano, scrive al Gazzettino di una settimana fa…..
Egr. dr. Giacon
ho appena letto il suo pezzo ” Grandi opere per il futuro, i sette aspiranti Sindaci….” e non ho potuto fare a meno di osservare come il tema del rischio idraulico e quindi del completamento del canale idroviario sia stato del tutto disatteso nei programmi dei candidati.
Spero converrà con me sul fatto che qualora Padova subisse un’inondazione paragonabile a quella del 1966, tutte le opere ora proposte subirebbero danni.
Insomma, c’è una priorità tra le cose da fare o tutto è come al ristorante : si sceglie “à la carte”?
La cosa diventa davvero patetica se penso che avendo la Regione già fatto un progetto preliminare del canale ( consegnato nel marzo 2016) , manca quello definitivo…. come pure la volontà politica di realizzarlo.
Nella mia qualità di presidente dell’Associazione che da 12 anni si batte per il completamento dell’opera e i cui riferimenti trova qui di seguito, ho suggerito ai tre principali aspiranti una mossa a costo zero, ma nessuno ha voluto dargli un seguito.
Ho fatto notare che l’idrovia, dal momento che è stata inserita da Paolo Costa nel Piano Regolatore del porto veneziano del 2015 – con approvazione unanime del Consiglio Regionale (allegata) nel dic. 2015 – e in considerazione del fatto che i porti ora sono sotto il diretto controllo del Ministero Infrastrutture, tocca al min. Del Rio trovare i fondi e lanciare il bando per il progetto definitivo.
Evidentemente ai candidati la cosa NON interessa .
Qualora lei volesse sollevare la questione in un suo prossimo articolo, anche per non dover versare le solite lacrime di coccodrillo al prossimo disastro alluvionale, sono a sua disposizione per eventuali precisazioni.
Grazie dell’attenzione e buona giornata
dr. Carlo Crotti ( presidente)
ASS. “SALVAGUARDIA IDRAULICA DEL TERRITORIO PADOVANO E VENEZIANO”
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